"Probabilmente la Fantalogía ha una evidente componente utopica che ci dà un po' di conforto in un mondo che nella realtà quotidiana sembra spesso superare le più pessimistiche distopie. Marinò ne è consapevole, non è un ingenuo, ma non si arrende, dà la sua testimonianza da una posizione vigile ed appartata per opporsi pacificamente all'informe e all'immane che sono sempre in agguato. Il suo entusiasmo quasi fanciullesco per le mille possibilità offerte dalle nuove tecnologie non dimentica però l'eredità preziosa del passato e la trasmissione del sapere di generazione in generazione." (dall'introduzione di Gabriele Simongini)