A più di un anno dalla sua scomparsa, dopo un periodo di raccoglimento e riflessione, il presente libro cerca di ricostruire la complessa personalità del prof. Claudio D'Amato, attraverso la raccolta di numerosi contributi scritti da autori a lui legati e appartenenti a generazioni anche molto differenti: partendo dai maestri e amici, sino a raccogliere le testimonianze dei più giovani docenti e architetti formatisi presso la "scuola barese" di architettura. Quest'ultima, dal professore istituita e creata a partire dal 1990, è stata caratterizzata da una chiara forte identità, riconosciuta a livello accademico nazionale e internazionale, che ha attirato a sé grandi elogi e critiche per il suo modo di essere e voler essere differente e progressista per mezzo della tradizione e il culto della storia. L'intento è, dunque, quello di presentare più "letture" autoriali per tentare di dipanare il duplice e al contempo multiforme tema focalizzato sul prof. Claudio D'Amato e sulla sua scuola di architettura barese. Il libro è articolato in tre parti: I curatori, Tre Rettori del Politecnico di Bari e Contributi. La prima parte è relativa a due saggi: la visione dell'ex alunno ora docente (Giuseppe Fallacara), e quella di un collega caro amico (Amerigo Restucci). La seconda parte raccoglie i contributi dei Rettori del Politecnico di Bari che hanno segnato tre tappe fondamentali della vita di D'Amato: l'origine della creazione della Facoltà di Architettura (Umberto Ruggiero), l'assegnazione del titolo di Professore Emerito (Eugenio Di Sciascio), l'attuale Rettore (Francesco Cupertino). La terza parte rappresenta la raccolta di tutti i contributi suddivisi in sei sezioni: 3.1. Il maestro; 3.2. Gli amici; 3.3 La Facoltà di Architettura di Bari; 3.4. I primi allievi e docenti; 3.5. Gli allievi, i dottori di ricerca e gli specializzati; 3.6. Recensioni. Le sezioni, tutte organizzate nella successione alfabetica degli autori, si compongono secondo un avvicendamento generazionale che dal maestro Paolo Portoghesi giunge sino ai più giovani autori, come Ilaria Cavaliere e Dario Costantino, che hanno conosciuto il professore solamente ai primi anni del loro percorso universitario barese e che oggi studiano e indagano sul suo operato ancora foriero di grandi e profonde riflessioni future, con un contributo dal titolo Didattica dell'Architettura e Professione: l'ultimo convegno organizzato da Claudio D'Amato. I contributi, con la componente personale che li connota, vengono accomunati da alcuni temi ricorrenti, quali i ricordi di esperienze trascorse insieme a D'Amato - soprattutto nel caso degli amici -; la storia della Facoltà di Architettura di Bari a partire dalla sua fondazione; l'attività accademica a cui il professore ha dedicato tutto sé stesso; gli indirizzi di ricerca che hanno caratterizzato e che continuano a caratterizzare la scuola barese; le esperienze degli allievi. Si ringraziano per questo tutti coloro che hanno partecipato, con il loro apporto, alla realizzazione di questo volume. (Giuseppe Fallacara, Amerigo Restucci, Introduzione, pp. XIV, XV).