Il mondo ideale dell'aristocrazia etrusca di Caere del VI secolo a.C. è racchiuso, tutto, nei preziosi frammenti di terracotta riportati in Italia dal Comando Carabinieri per la tutela del Patrimonio Culturale, nell'ambito di complesse indagini. È uno dei recuperi di opere d'arte più significativi degli ultimi decenni per la quantità e soprattutto per la rarità dei reperti, oltre che per la complessità delle scene figurate. Si tratta di una straordinaria serie di lastre dipinte policrome, consistenti in più di mille frammenti, versione etrusca dei greci leukomata, tavole di legno imbiancate e poi dipinte, applicate alle pareti degli edifici e affiancate in fregi continui. L'uso di dipingere su lastre di terracotta è proprio dell'antica Caere, la più filo-ellenica delle città etrusche, collegato all'arrivo di artigiani greci a partire dalle fasi iniziali del VI secolo a.C.