"Sono venuta a Cosenza con l'idea, ancora non ben definita, di tirare in qualche modo una linea dal Castello Svevo fino al fiume. Non conoscevo la parte moderna della città, così durante le mie camminate esplorative mattutine attraverso la città, ho trovato proprio lì molte ispirazioni, e ho lentamente sviluppato una nuova idea. Ora realizzo interventi minimi lineari nello spazio urbano. Prima di tutto ho realizzato a questo scopo, nel mio "Box", la linea: una corda lunga 15 m costituita da strisce di filo, nastro e cotone, che deve essere irregolare, come una linea tracciata che si addensa e si diluisce, a volte delicata e visibile solamente con un occhio acuto. Nelle prime ore di ogni giorno vado con la mia linea nello zaino in giro per circa 10 chilometri. L'attraversamento fisico della città è ugualmente importante per me in questo progetto. Vado seguendo i miei pensieri, a caso e così incontro i luoghi dove intervengo in modo casuale. Lì tendo la mia linea incrociata, a zig-zag, a volte in parallelo. Si tratta di un'azione sempre molto veloce per poi prendere delle foto. Questa azione può avvenire solo nelle prime ore del mattino, perché dopo le 10 fa troppo caldo nelle strade".