L'infinito, proiezione del pensare universale in fondo all'anima, incommensurabile principio che annienta il logos, che ingabbia la ragione in prigioni di profonde fragilità, l'infinito quale mistico e pur sempre irrazionale stupore che travolge l'essere nel silenzio tra la paura e l'incanto. E l'infinito dentro l'anima che abbraccia l'universo, nel soffio della vita che rinasce, nell'armonia degli astri e i moti delle stelle, nel rarissimo spettacolo di spazi liquidi cullati dalle onde e spazi siderali che annientano il pensiero. Il tutto e il nulla, l'immenso e l'infinitesimo, il mistico e l'umano, il cuore e la ragione, il pensiero che travalica confini respirando il cosmo... e squarci d'infinito in fondo agli occhi. Potenza del creato che rapisce i sensi trafiggendo il cuore, e in mezzo, lampi di emozioni e gocce limpidissime... di poesia... Così... il naufragare è dolce in questo mare...