"Il restauro del Tempietto del Carmelo, promosso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Roma del MiBACT, diviene per Fautore, che ne è progettista e direttore dei lavori, occasione di studio e approfondimento delle conoscenze sul tema inteso non solo come opera singola ma anche come tipo architettonico. Analizzando i documenti d'archivio e confrontandoli con le fonti bibliografiche e iconografiche, l'arch. Cajano ricostruisce le fasi costruttive dell'edificio e i suoi successivi restauri indagando le motivazioni che portarono i Devoti della B.ma Vergine nella piazzetta Boccapaduli a richiedere l'autorizzazione alla sua realizzazione e dedicazione. Dalle fonti emerge che il Tempietto fu realizzato nel 1759 all'interno del Ghetto di Roma per proteggere un'immagine della Vergine Maria, assumendo caratteristiche che lo resero un caso particolare nell'ambito dell'architettura sacra minore della città. L'attento restauro portato a compimento ha saputo coniugare interventi di pura conservazione della materia antica con altri d'integrazione delle lacune risolte in chiave contemporanea evitando tentazioni di riletture analogiche, ma riuscendo ad ottenere una convincente sintesi estetica dell'opera, coerente con l'avvenuto riconoscimento del suo valore storico-artistico. Questo ha consentito di arrivare a una 'nuova' e convincente redazione architettonica fondata sulla valorizzazione della preesistenza, obiettivo dichiarato e concretamente raggiunto." (dalla Presentazione di Alessandro Ippoliti)