"War and art: USA in Italy" è la seconda tappa di un progetto di ricerca iniziato con "War & art: the preservation of Italian treasures". Questo secondo volume sottolinea l'importanza dell'ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale da diverse prospettive. La mostra fotografica, esposta al Pentagono, comprende immagini dal Museo del Risorgimento, dal Museo della Battaglia Vittorio Veneto, dal Museo Hemingway e della Grande Guerra, dagli archivi dei Foggiani e del U.S. 332nd Infantry Regiment WWI Centennial Committee, ed è stata coordinata dall'ambasciata d'Italia a Washington. L'uso di fotografie per sottolineare il rapporto tra guerra e opere d'arte è stato strumento di propaganda nazionale, ma ci ha anche permesso di avere una documentazione dettagliata di ciò che veniva fatto a protezione delle stesse opere. I monumenti? Protetti e avvolti con sacchi di sabbia o alghe. I dipinti? Imballati e inviati in luoghi più sicuri. Gli affreschi? Protetti con materassi. L'Italia è riuscita a proteggere la maggior parte dei suoi tesori artistici - e quindi la propria identità - da uno spietato annullamento. All'epoca i fotografi e i pittori-soldati erano estremamente importanti nel mondo figurativo: attraverso le loro opere - disegni, schizzi e dipinti e, in questo caso, fotografie - hanno catturato gli orrori della guerra e li hanno saputo trasformare in qualcosa di unico: arte.