Claudio D'Amato Guerrieri è nato a Bari il 22 dicembre 1944. Nel 1963 ha conseguito la maturità classica a Roma nel liceo Giulio Cesare. Nel 1971 si è laureato in architettura nell'Università di Roma La Sapienza. Dal 1978 è iscritto all'albo degli architetti di Roma. Dal 1971 al 1986 ha svolto attività didattica e di ricerca nell'Università di Roma La Sapienza. Dal 1987 al 2015 è stato professore ordinario di Progettazione architettonica, prima nell'Università degli Studi di Reggio Calabria (dal 1987 al 1990), e poi nel Politecnico di Bari (dal 1990 al 2015), dove è stato fra i co-fondatori e primo preside della Facoltà di Architettura. Ha svolto con continuità attività di progettazione dalla prima metà degli anni settanta del novecento, producendo circa cento opere, sviluppate come autore o co-autore. Fra le sue architetture realizzate si segnalano: La casa e il garage Reggini a San Marino, 1981-1989; La facoltà di Agraria dell'università di Reggio Calabria, 1987-1997; Il "giardino delle ore" a Roma, 1992-1993; Il gentilizio Formica ad Adelfia (Bari), 1996-1999; Il portale "Abeille" e l'obelisco "Alexandros" per la mostra Città di Pietra della Biennale di Venezia 2006; La revisione architettonica del progetto esecutivo Invitalia della Facoltà di architettura del Politecnico di Bari, 2001-2010. Ha svolto con continuità attività di ricerca storico-critica. Fra gli studi sull'architettura contemporanea, si segnalano in particolare quelli su Mario Ridolfi, di cui ha curato con Francesco Cellini la sistemazione critica dei disegni per l'archivio dell'Accademia Nazionale di San Luca. Ha promosso e seguito come tutor numerose tesi di dottorato: - sull'insegnamento dell'architettura nella prima metà del novecento a Roma (S. Muratori e L. Quaroni), e a Venezia nell'IUAV); sulla costruzione in pietra da taglio con tecniche stereotomiche in Francia e in Spagna nei secoli XVI-XIX e sui Compagnons du Devoir; sui caratteri dell'architettura plastico-muraria, prima e dopo la transizione al moderno nell'area culturale del Mediterraneo (Puglia, Dodecanneso). Nel campo della ricerca applicata si è occupato dagli anni novanta del novecento di tecniche tradizionali del costruire e della loro innovazione tecnica e tecnologica. In particolare ha affrontato i problemi della costruzione in pietra da taglio secondo i principi della stereotomia e della sua realizzazione attraverso procedimenti CAD/CAM. È autore di più di 300 pubblicazioni, comparse con continuità dalla seconda metà degli anni sessanta del novecento.