Il libro analizza in modo approfondito le opere di Alberto Giacometti, uno dei protagonisti della storia dell'arte del XX secolo, accostandole al pensiero di un importante filosofo coevo, Maurice Merleau-Ponty. Ripercorrendo la sua vita e gli scambi culturali intrattenuti con gli intellettuali del dopoguerra, in particolare a Parigi, il volume propone una lettura fenomenologica dell'esperienza artistica di Giacometti. L'autrice attribuisce un disegno di Giacometti del 1946 al ritratto di Maurice Merleau-Ponty, che si recò nello studio parigino dell'artista in quel periodo. Il libro include un epistolario avvenuto tra Lorella Scacco e lo studioso svizzero Reinhold Hohl che è stato rilevante per lo sviluppo del libro.