Con la ratifica del Protocollo di Kyoto l'Italia si è assunta l'obbligo di ridurre, tra il 2008 e il 2012, le emissioni dei gas ad effetto serra del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Allo stato attuale, tuttavia, la tendenza sembrerebbe addirittura inversa a quella auspicata. È dunque indispensabile individuare gli errori di impostazione ed attuazione di tali politiche, oltre alle principali criticità del sistema italiano di governance ambientale, se si vuole dar vita a un sistema razionale e coerente, che riesca a produrre, ai diversi livelli territoriali di governo, decisioni efficaci. I contributi qui raccolti, seguendo un approccio prevalentemente tecnico-giuridico, offrono una ricognizione dello stato dell'ordinamento italiano in diversi settori (politica energetica, politica agricola e forestale, politiche ambientali rivolte al contenimento e alla riduzione delle emissioni inquinanti derivanti da impianti, trasporti e attività umane in genere) allo scopo di fare emergere, anche attraverso la comparazione con le esperienze di altri ordinamenti, linee di priorità per interventi di riforma che consentano di superare le criticità rilevate.