Il Golfo della Spezia rimanda a una massima di Abrahm Ortelius, il grande umanista e cartografo del Cinquecento, secondo cui "la geografia è il riflesso della storia" (e non il contrario). In effetti, l'apparenza fisica del Golfo, oltre che la sua identità sociale e culturale, è dipesa da eventi di lunga e corta durata, che ne hanno cambiato i connotati, il toponimico, il significato storico e il futuro. Illustrato dalle immagini dei più bei luoghi e delle più suggestive opere d'arte della città, il volume porta il lettore alla scoperta della città. All'introduzione del curatore Giorgio Antei, segue il testo di Giuseppe Benelli, focalizzato sui personaggi che più hanno caratterizzato e delineato l'identità della città, poi il testo di Andrea Marmori illustra le più importanti raccolte d'arte pubbliche e private della Spezia, infine Rossana Piccioli dedica un approfondimento alle storie e vicende dei viaggiatori spezzini nonché ai loro rapporti con il mondo e ai loro studi antropologici ed etnografici. A chiudere il volume una sezione di "spigolature", con brani antologici e curiosità dedicati alla città.