Il XX secolo, non solo in Italia, è stato avvolto in una nuvola di fumo di sigaretta. A lungo fumare è stato figo, un modo per manifestare ricchezza, seduzione, maturità, indipendenza, cameratismo, ribellione... La coltre si diradò man mano che l'opinione pubblica prese coscienza del nesso tra fumo e malattie, stabilito dalla ricerca medica sin dagli anni Cinquanta. Oggi il fumo ha perso le sue connotazioni positive, eppure non si è ancora dissolto del tutto, nemmeno dopo i divieti di fumare nei luoghi pubblici. Seguire la parabola del consumo di un prodotto così pervasivo offre una particolare via d'accesso al passato. Questa indagine, basata su una ampia varietà di fonti, dalle statistiche ufficiali al cinema, dalla letteratura ai periodici illustrati, permette di cogliere aspetti e trasformazioni avvenute in Italia nel XX secolo: l'evoluzione della ricchezza, i rapporti di classe, tra uomini e donne e tra Stato e cittadino, il ruolo della stampa, l'atteggiamento di fronte al rischio, l'immaginario erotico, l'americanizzazione del secondo dopoguerra.