Ha ancora senso parlare di lotta di classe in un'epoca in cui sono i lavoratori a scegliere l'imprenditore? Freud, Marx. Economia e simbolico dimostra che le istituzioni funzionano economicamente, cioè sessualmente. Attraverso l'analisi dei testi di Marx e di Freud, Jean-Joseph Goux trova che l'equivalente generale dell'economia (l'oro) ha la stessa funzione del fallo e del padre nelle società patriarcali e della moneta nella finanza. Un filo sottile attraversa ambiti apparentemente distanti fra loro, provocando effetti sconvolgenti alla base di trasformazioni come quelle attuali, difficili da intendere senza l'opera di sintesi che offre questo libro, di cui non è ancora stata tratta appieno la lezione, a distanza di oltre cinquant'anni dalla sua prima pubblicazione in Francia (1973). Per Goux l'economia non è una "scienza triste", perché non è sorretta da algoritmi ma da dinamiche sessuali che egli illustra in modo chiaro e scientifico. Da qui l'impossibilità di definire una volta per tutte i concetti di scambio e di valore e di fissare i ruoli nei rapporti fra capitale e lavoro, così come fra uomo e donna, fra genitori e figli. Una volta analizzati i concetti fondamentali che stanno alla base dell'organizzazione della società e della produzione, l'autore si chiede se essi servano al funzionamento delle attività vitali o al controllo degli umani. E noi ci chiediamo se quella che viene chiamata la crisi dei cosiddetti "valori" tradizionali della famiglia, del lavoro e della sessualità non sorga proprio dall'esigenza di un'altra sessualità e di un'altra economia, non più legate agli equivalenti generali (padre, fallo, oro), ma, come auspica Goux nel suo libro, frutto di un "nuovo modo di riorganizzazione, un nuovo modo, ancora imprevedibile, di simbolizzare", ovvero di scambiare, di vivere, di lavorare e di giocare.