Ripercorrendo le tappe della formazione e dell'opera di Franco Basaglia, evocando l'impresa della sua vita, "la distruzione dell'ospedale psichiatrico", il libro solleva ancora un volta la domanda "che cos'è la fenomenologia?" - che cosa è stata, quali effetti ha prodotto e quale è il suo lascito nella cultura contemporanea. Nell'imminente centenario della nascita dello psichiatra veneziano, due suoi allievi/collaboratori cercano di formulare nuove ipotesi e aprono una sorta di cantiere per lo sviluppo di ulteriori ricerche. Nella prima parte, presentando e commentando brani di diversi autori (tra cui F. Ongaro Basaglia, E. Borgna, L. Binswanger, A. Pirella, G. Gallio, E. Paci, P.A. Rovatti, S. Zavoli, F. Rotelli), Mario Novello esplora l'intero tracciato della vita e dell'opera di Basaglia alla luce di principi e criteri della psichiatria fenomenologica su cui si è formato, individuando nell'epochè uno dei suoi lasciti più attuali e significativi. Nella seconda parte Giovanna Gallio ricostruisce le diverse fasi del rapporto di Basaglia con Sartre, mettendo in risalto il ruolo che il filosofo francese ha avuto nel determinare una svolta decisiva nel suo pensiero e nella sua opera. Il libro è arricchito da una postfazione in cui Eugenio Borgna offre una delicata testimonianza della sua vita di psichiatra ispirata alla fenomenologia. Con una postfazione di Eugenio Borgna.