La scultura di Franca Ghitti insegna la ricerca di alfabeti che non si trovano nei libri, il valore dei materiali di scarto, il significato del gesto anonimo e disadorno, la diversità delle forme che sembrano uguali. Insegna che le mani sanno quello che la mente non capisce, mentre il linguaggio dei segni custodisce qualcosa che le parole non registrano.