L'Autore ripercorre i primi sei mesi del 2009 senza sottrarsi alla necessità di prendere posizione, ma usando spesso l'arma lieve dell'ironia, più efficace delle indignazioni a senso unico. Nella sua bacheca, per usare il linguaggio di Facebook, trovano spazio personaggi e fatti della politica ma anche situazioni personali e familiari, gli amici, lo sport, la fede, gli interrogativi di questo tempo tormentato, riannodati spesso con il filo della memoria.