Visitare un campo di concentramento è un atto che richiede grande impegno, sotto il profilo morale e culturale. Non si tratta di un luogo che si esaurisce in se stesso, bensì di una storia che impone al visitatore conoscenza, approfondimento, rispetto, lutto e partecipazione. Troppo spesso in questi luoghi si assiste a visite dal sapore turistico, superficiali, non sempre rispettose della storia e delle tragedie che lì si sono consumate. Mettere in guardia da questi rischi è l'intento di questo volume, in cui si conduce il lettore - in base a solidi elementi storiografici e documentali - a conoscere a fondo il fenomeno concentrazionario, nato ben prima di Hitler, che nel nazismo trovò la sua massima e più terribile espressione. L'autore offre uno strumento prezioso per dotarsi di fondamentali anticorpi contro "la banalità del male", per comprendere ciò che è stato ed evitare il ripetersi di simili tragedie.