La microstoria della minuscola comunità ebraica di Saluzzo, martoriata dalle leggi razziali dal 1938 al 1945, viene in questo libro ripercorsa minutamente nel suo crescendo dalla persecuzione dei diritti alla persecuzione delle vite. Un repertorio di documenti, immagini e alberi genealogici guida il lettore attraverso storie di vita travolte o distrutte da quelle leggi. Una vicenda drammatica che ci ricorda come il male, non individuato né fermato in tempo, possa contagiare capillarmente anche gli angoli più appartati e apparentemente tranquilli della società, lì dove ci si illude che le grandi tragedie non possano mai raggiungerci.