«Credo che don Aldo sarebbe stato contento di vivere alla luce del pontificato di papa Francesco, che ha avviato nella Chiesa un cammino di riforma non ancora ultimato, ma anche non da tutti compreso. Don Aldo ne è stato un sapiente anticipatore, e puntualmente, come i grandi visionari della storia, anch'esso non è stato immediatamente riconosciuto nella sua dimensione profetica. Aveva maturato la consapevolezza di una Chiesa che richiedeva con urgenza una presenza missionaria 'fuori le mura' del tempio. È la cosiddetta 'Chiesa in uscita' di papa Francesco, al contatto vivo con la gente di oggi, con problemi e ferite laceranti, in un ambiente plurale, per lo più scristianizzato, con tanti modi diversi di interpretare la vita e con molte persone che si sono allontanate dalla Chiesa o si sentono escluse.» (dalla prefazione del vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni)