"Finché fu semplice cittadino e molto dopo essere divenuto imperatore, non diede adito al minimo sospetto di cupidigia e di avarizia, ma al contrario, fece spesso risaltare il suo disinteresse e la sua generosità ... Nell'esercizio del potere si mostrò per parecchio tempo di umore molto variabile, mescolando in parti uguali vizi e virtù, fino al momento in cui le stesse virtù degenerarono in vizi: per quello che si può presumere, oltre a quella che era la sua naturale inclinazione, il bisogno lo rese rapace e la crudeltà feroce". Così Svetonio delinea nella sua biografia la complessa personalità di Domiziano. Da questa immagine duale è nata la mostra "Domiziano Imperatore. Odio e amore", con l'obiettivo di rileggere la figura dell'imperatore attraverso non solo le parole ma anche e soprattutto le opere.