Marta vuole diventare infermiera ed è convinta della scelta fatta. Ma il primo giorno di tirocinio le sue aspettative restano deluse. Non è certo un buon modo per iniziare il percorso, però non riesce a scrollarsi di dosso quella sensazione. Forse perché l'ospedaletto dimenticato da Dio e dalla Asl non è proprio il Seattle Grace; o perché l'assegnazione al reparto di medicina non è così appetibile; Marta finisce per pensare di non essere portata per quel mestiere. Seppur introversa e con un lutto nel cuore ancora fresco, tira fuori l'orgoglio e va avanti, prosegue comunque il cammino, tra sacrifici e fatiche, tra infermiere che la ignorano, altre che l'aiutano e pazienti che le ricordano che un grazie a volte è il regalo più grande.