Scritti tra il 1962 e il 1966, i ventisette articoli pubblicati sul quindicinale 'Giopì', organo principale del Ducato di Piazza Pontida, sono un sincero ritratto dell'anima pura ed onesta dell'autore, nei quali mette in luce le proprie personali posizioni su diversi argomenti di cultura, musica, tradizione anche attraverso il ricordo di esperienze passate, descrivendo e commentando talvolta anche proprie opere: un grande campionario della buona e profonda personalità dello 'Zio Daniele', compositore con a cuore il proprio passato e la propria tradizione culturale. Una dimensione profondamente umana, che parte dal proprio passato e che attraversa il tempo, giungendo anche alla dimensione religiosa: profondamente fedele, la semplicità dell'anima di Maffeis traspare attraverso la personale visione della sacralità, vissuta attraverso i luoghi e le persone incontrate.