Con i suoi 3.820.000 abitanti dell'inizio dell'entrata in guerra dell'Italia, la Sicilia rientra fra le cinque regioni con la più alta percentuale di combattenti. Impegno che costa alla popolazione siciliana fra i cinquantamila e i sessantamila morti; un numero che inserisce la Sicilia al quarto posto fra le regioni d'Italia per numero di caduti. Ne consegue, negli anni immediatamente successivi al 1918 e poi negli anni Venti e negli anni Trenta, una incredibile proliferazione di monumenti commemorativi e di monumenti celebrativi presenti in quasi tutti i centri abitati della Sicilia e delle isole circostanti, oltre alle testimonianze artistiche o semplicemente documentarie lasciate in edifici pubblici, in edifici scolastici e universitari, nelle sedi di istituti di credito o di imprese private e nei complessi produttivi. Il volume è articolato in cinque sezioni (Monumenti Commemorativi e Monumenti Celebrativi; Parchi delle Rimembranze e Luoghi per la Memoria; Edilizia Assistenziale; Opere e Targhe per la Memoria; Testimonianze e Cimeli), e si propone come sortita documentaria sulla produzione architettonica e artistica scaturita o generata in Sicilia dalla tragedia bellica.