Ogni codice è figlio del suo tempo e risponde alle richieste più pressanti del momento storico in cui è approvato. Il terzo Codice dei contratti pubblici non fa eccezione. A differenza delle codificazioni precedenti, l'input non sorge dalla necessità di recepire nell'ordinamento interno direttive dell'Unione europea, bensì dal bisogno di adeguare il sistema dei contratti alle riforme imposte dal piano Next Generation EU. L'idea di fondo è che gli appalti e le concessioni possano fungere da leva essenziale per lo sviluppo economico del Paese in ordine al raggiungimento degli standard del PNRR concordati con la Commissione europea. In questo scenario, il volume dà ampio spazio ai mutamenti intervenuti nella disciplina sostanziale, cogliendo al contempo l'occasione per una riflessione complessiva sul sistema dei contratti. L'idea è proporre un lavoro utile tanto per quanti vogliono acquisire conoscenze dei fenomeni amministrativi, quanto per apprendere gli strumenti per "continuare" approfondendo, oppure per allenarsi alla riflessione critica.