«Conati di vomito, titolo sicuramente forte ma perfettamente calzante, sembra ricordarci proprio questo, come a volte l'unico modo per "liberarsi" di un peso, che si rivela dannoso per noi se non addirittura letale, sia quello di rigettarlo, espellerlo, con la differenza che Maurizio Memo "espelle" interessanti componimenti, che non ci sentiamo di gettare via con la segatura, come faceva a scuola il bidello quando qualcuno si sentiva male, piuttosto di osservarlo bene: siamo sicuri che, in realtà, non vi sia nascosto un dono prezioso?» (dalla Prefazione)