In ogni momento è in atto una migrazione, e sarà così fino a quando le risorse avranno la possibilità di ridistribuirsi sul pianeta, offrendo alla vita preziose occasioni per ricercare o ricreare equilibri. Nell'incessante cambiamento delle cose, ogni creatura vivente ha indossato le forme più adatte ad abitare la Terra, oppure ha adottato strategie uniche per spostarsi da un luogo all'altro e prendere il meglio da ciascuno. Tutte le migrazioni, di qualsiasi misura o durata siano, sono imprese degna di nota, ma la precarietà e il disequilibrio che oscurano le cronache quotidiane e le previsioni future stanno diventando la più grande minaccia per chi si mette in viaggio su due gambe, con le ali, tra le onde o nel vento. Eppure, nonostante gli ostacoli che si aggiungono alle difficoltà già previste dall'esistenza, per ogni viaggiatore è impossibile ignorare un campanello d'allarme che spesso diventa imperativo categorico: migrare o morire. È questa la condizione - concreta o metaforica - che partorisce l'impulso a lasciare tutto e andare via senza alcuna certezza di farcela, ma con in tasca una possibilità. In questo libro uomini e uccelli, rappresentanti di spicco della vita sulla terra e nei cieli, raccontano sé stessi e il modo in cui sono diventati le specie più girovaghe di tutti i tempi. Nella complessa ricerca delle giuste soluzioni ai grandi problemi di oggi, ascoltare le storie degli altri può aiutarci a cambiare prospettiva e fare un primo, umile passo per reimparare a stare al mondo, osservandolo con altri occhi.