L'opera Clay Ghost di Francesco Patriarca ha il fascino di una giustapposizione, dove si mescolano, in modo a prima vista disparato, diversi supporti, diversi soggetti, e persino temporalità diverse. Ci troviamo in presenza delle seguenti opere: - Una serie di fotografie il cui soggetto apparente è un gruppo di vasi in terracotta, oggetti di recente fattura che richiamano indirettamente forme antiche. - Una serie di fotografie realizzate nelle sale vuote della Villa Giustiniani Odescalchi (XVI-XVII secolo), che non hanno un soggetto evidente, per così dire, se non il vuoto o l'inquadratura del vuoto attraverso porte e camini. - Due serie di dipinti a olio, la prima serie su tela, la seconda su piatti di carta: ritratti a mezzo busto di uomini e donne insituabili nel tempo, che ci stanno di fronte.