Cartonato, ill. colori e b/n. La mostra propone un percorso all'interno della produzione artistica di Claudio Abate attraverso una selezione di una decina di fotografie lambda print a colori di grande formato, tutte firmate dall'artista. Claudio Abate inizia la sua attività di fotografo professionista alla fine degli anni Cinquanta e la sua linea di ricerca si concentra sul mondo dell'arte, attraverso un'assidua frequentazione e collaborazione con i protagonisti della scena artistica internazionale.
Nel suo lungo percorso artistico Abate ha scelto di documentare le esperienze dell'avanguardia piu' radicali e innovative, a partire dalla stagione di fermento e sperimentazione artistica degli anni Sessanta e Settanta fino ai nostri giorni, collaborando con alcuni degli esponenti piu' importanti dell'arte contemporanea: tra gli altri Jannis Kounellis, Luigi Ontani, Pino Pascali, Gino De Dominicis, Joseph Beuys, Maurizio Mochetti, Mario Merz, Giuseppe Penone, Enzo Cucchi, Giulio Paolini, Cabrata Reis, Annie Ratti, Marina Abramovic, Teresita Fernández, Felice Levini, Anselm Kiefer.
Quello di Abate non e' uno sguardo esterno e oggettivo sull'opera d'arte: le sue immagini nascono sempre da un dialogo con l'opera e con l'artista, divenendo una componente attiva ed essenziale di quel lavoro aperto e in continua mutazione che e' l'impresa artistica: -Claudio Abate usa il mezzo fotografico non soltanto come riconoscimento della realtà, qualsiasi essa sia, opera d'arte o qualsiasi altro oggetto, ma con il suo sguardo tende a realizzare un assedio amoroso che gli permette alla fine di raggiungere una forma di intesa, una lettura che prolunga fino a noi un'opera irripetibile, in quanto esposta in un luogo provvisorio, o una performance che il tempo ha cancellato dalla memoria-. (Achille Bonito Oliva).
