«Una bella e amara testimonianza dal ritmo di una tarantella sulla vita, sul viaggio, sul secolo passato in un Abruzzo povero e angustiato, ma anche laborioso e poetico... L'autrice è riuscita a trovare una voce dolorosa ma allo stesso tempo gioiosa e poetica.» Commento di Dacia Maraini. Postfazione di Mario Quattrucci.