L'espressione «anno zero» viene utilizzata in senso retorico per indicare sentimenti ambivalenti quali senso di rinascita, propositi di ripartenza, speranza per il futuro, aspettative di cambiamento, affermazione di nuove idee e soluzioni, ma anche angoscia per il presente e criticismo per il passato. È con il primo stato d'animo che l'autore ha affrontato questo studio, convinto che il sistema dei servizi pubblici per il lavoro si trovi nell'attuale momento storico a un bivio che lascia intravedere possibili e interessanti prospettive di cambiamento. Dopo una ricostruzione storico-evolutiva del ruolo dello Stato nel mercato del lavoro volta a comprendere il senso che hanno assunto le politiche attive nel corso del XX secolo, l'autore prende in considerazione gli aspetti istituzionali, economici, organizzativi e manageriali dei servizi pubblici per il lavoro del nostro paese al fine di individuarne punti di forza e debolezza. Il testo si sofferma poi sul tema ancora poco studiato del professionismo nei servizi, illustrandone ruoli e competenze. L'ultima parte è dedicata alle relazioni che intercorrono tra Stato e intermediari privati, profit e non profit, che costituiscono oggigiorno una categoria di attori importante nei processi di intermediazione pubblica. Prefazione di Elsa Fornero. Postfazione di Rosario Scalia.