Nel 1494, a due anni dalla morte di Lorenzo de' Medici, Firenze attraversa un vuoto di potere. La situazione si fa particolarmente spinosa quando il re di Francia minaccia di scendere in Italia per muovere guerra a Napoli, passando per la Toscana. Poiché Piero, il figlio del Magnifico, non è in grado di gestire la situazione, la città si affida a Girolamo Savonarola, frate domenicano e sedicente profeta, che si è fatto un nome con i suoi sermoni di denuncia contro la corruzione dello Stato e della Chiesa. Savonarola darà il via a una serie di riforme per riavvicinare la Repubblica ai precetti cristiani; ma, come dice il proverbio, anche le migliori intenzioni possono lastricare la via per l'Inferno.