«È stata un'avventura, e una gran fatica, ma alla fine dagli acquerelli è emerso un bel racconto dell'Arma, tanto più oggi che, con la diffusione di smartphone e social, siamo immersi e travolti da migliaia di immagini fotografiche. Poco o niente rimane nella memoria. Nel disegno, invece, c'è l'interpretazione dell'illustratore che stimola a guardare ancora quell'edificio tante volte ignorato perché visto e rivisto in mille immagini, per riscoprirlo attraverso i colori, la pennellata, il tratto, la singolare inquadratura» (Franco Bevilacqua).