Un agile pampleth che attraverso racconti, osservazioni ed esperienze mette a nudo la consuetudine, purtroppo ancora diffusa, di costringere i cani alla catena. Nonostante i millenni di convivenza con i cani, nonostante la retorica che assegna loro il primato di "migliori amici dell'uomo", non siamo ancora riusciti a compiere il passo più importante, non siamo riusciti a spezzare le catene che costringono, bloccano e impediscono la loro vita. È venuto il momento di chiedersi il perché. Si scopre allora che la catena non è un'eccezione o una pratica arcaica, ma un vero e proprio "errore di sistema", un elemento strutturale delle nostre società speciste, che ci riguarda molto da vicino. Spezzare le catene è l'indispensabile passo indietro che i cani ci stanno chiedendo. Un gesto elementare e urgente per affrontare l'inesorabile avanzata del cane-pet, del cane-robot, del cane-merce. Prefazione di Lorenzo Guadagnucci.