[...]. L'autore fa sua l'idea che i Greci avevano del Mito, considerato uno spazio aperto, un "topos" letterario libero che favorisse nuove prospettive di materia, forma, ideologia. Il libro è una raccolta di narrazioni con molteplici personaggi e vicende, che hanno in comune un nucleo centrale basato sulla realtà e trasfigurato nel racconto dalla fantasia dell'autore. Egli ha cercato di svelare attraverso la metafora il mistero della vita, dell'esistenza umana, scavando nelle pieghe più recondite dell'animo. [...]. (dalla Prefazione alla prima edizione della Professoressa Maria Cristina Michienzi)