Negli anni Cinquanta e Sessanta il sesso diventò il principale motore della voglia di libertà che sfocerà poi nel "Sessantotto". Adriana, la protagonista, vive appieno la sua libertà. Già da ragazzina è coinvolta in un'ambigua vicenda con il compagno della madre e, diventata attrice, vive anche fuori dal palcoscenico e senza remore le sue emozioni disprezzando chi le lascia appassire o diventare banalità. Quando rivede una vecchia amica di collegio ha con lei un rapporto che da parte della sua amica diventa ben presto possessivo. L'inevitabile scontro le dimostra l'effettiva sua fragilità. Dopo aver cercato invano di ripristinare l'immaginifico rapporto col padre ritrova nel fratello il fondamento della sua vita affettiva ed emotiva.