Ai genovesi si attribuiscono le sole qualità di far di conto e di navigare per mare ed un interesse esclusivo per il puro utilitarismo degli affari. Certo, furono i genovesi a fondare la società finanziaria più forte del Mediterraneo, a inventare il primo capitalismo industriale dell'Italia unita, la prima banca d'Italia, la prima Borsa. Eppure quella stessa spregiudicatezza che ha consentito loro di essere guerrieri di ventura, mercanti e finanzieri, i genovesi l'hanno applicata anche nella politica, nella musica e nella poesia.