Margherita è un letto, il 309; è il vegetale, la miracolata, un caso che va studiato per arricchire l'elenco delle pubblicazioni da presentare a qualche convegno. Margherita è una che un nome non ce l'ha e che si trova in una condizione che pare sfuggire all'umana comprensione, una condizione che è condanna e liberazione allo stesso tempo. Vittorio è l'irregolare, l'uomobambino dalla personalità controversa che va in giro con gli auricolari e la musica a palla per non sentire la gente: "perché un conto è vederla e sentirla, un altro è vederla soltanto"; ma che la gente è pronto a salvarla a costo della sua stessa vita. Due vite ai margini che nonostante l'orrore del vuoto intorno scelgono di vivere piuttosto che sopravvivere. Il sogno e la musica segnano il passo lungo il viaggio alla ricerca del significato autentico del loro stare al mondo.