Bella e Felice sono destinati l'uno all'altra. Soprattutto perché Felice ha commissionato Bella a Dio, che assembla esseri umani cucendo assieme pezzi di carne dentro un mattatoio. Felice ha scelto con cura i pezzi con cui fare Bella, senza neanche farsi troppi scrupoli per ottenere i migliori. Ma la dovrà trovare là fuori nel mondo, questa è la regola di Dio. E il loro mondo è fatto di guerra, tutti contro tutti, una città contro l'altra, senza neanche più sapere chi è il nemico, in un'ipotetica Italia futura dal sapore mitteleuropeo, devastata e abitata da un'umanità corrotta in totale disfacimento. Bella, che non è la classica principessa in attesa di un eroe, vagherà in questo mondo in putrefazione, fatto di violenza e depravazione e imparerà a sopravvivere, suo malgrado in attesa del suo incontro con il destino e con Felice, che nel mentre la cerca e che a sua volta non ha proprio le caratteristiche del principe azzurro. Omaggio al Frankenstein di Mary Shelley, declinato al femminile, dal sapore letterario e underground, parla di carne, di putridume, immondizia materiale e umana, grottesco e orrorifico con un inaspettato ma chiaro sguardo di genere che dà un sapore tutto nuovo a tutto questo marciume, solitamente raccontato con voci maschili.