Tra il 1975 e il 1990 la città di Beirut, capitale del Libano, viene distrutta da una guerra che vede contrapposti gruppi ideologicamente e religiosamente diversi, provocando la morte di centinaia di persone. Lo scenario che si presenta agli occhi di Gabriele Basilico, un anno dopo la fine della guerra, è impressionante. Il fotografo italiano viene inviato con altri autori contemporanei quali Robert Frank, Josef Koudelka, René Burri, Raymond Depardon e Fouad Elkoury a comporre quella che sarebbe rimasta negli anni a venire la "memoria storica" di un'epoca di devastante follia.