Cinque figli e un laboratorio. Potrebbe essere il titolo di un film, invece è la vita di una donna di nome Carlotta Giorgi, quarantacinque anni, mantovana d'origine, docente all'Università di Ferrara, mamma e ricercatrice anticancro, pluripremiata, già testimonial della Fondazione AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). Carlotta è una persona al tempo stesso speciale e normale, per quanto normale oggi possa dirsi una donna madre di cinque figli che fa un lavoro così, e non lo fa quaranta ore la settimana, ma praticamente sempre, perché gli esperimenti non conoscono i week-end, i ponti di Pasqua e Natale, le vacanze estive, le malattie proprie e dei bambini, nemmeno i periodi di maternità. Lei vive per i suoi figli e per il suo laboratorio, con una carica positiva di allegria e simpatia tale che prima o poi il cancro si arrenderà. Qui si racconta, non per farsi bella, ma per rassicurarci tutti: il cancro sarà sconfitto, e lei ci mette la firma. E la faccia. «Queste pagine raccontano di una vita in corso e in corsa. Sono la testimonianza di quanto una donna possa fare per se stessa e per migliorare il mondo in cui crede. Confido siano le prime di un lungo racconto» (dalla Prefazione di Paolo Govoni).