Questa è una storia marginale, quasi invisibile, che nasce da un sogno svanito sul più bello, come tanti. Felice Basta, l'allenatore calabrese più in voga del momento - ha idee innovative, carisma e la giusta ignoranza - è ormai sicuro di approdare alla guida di una gloriosa squadra di serie B, passando dall'inferno dei dilettanti al paradiso di riserva del calcio italiano. Il suo aereo è pronto a portarlo verso il profondo Nord, quando una telefonata inattesa sbriciola ogni certezza. Da quel momento la sua carriera in rampa di lancio ricade nell'abisso delle categorie minori, quelle che lui, lo "Zeman di Calabria", come odia essere chiamato, non avrebbe voluto più frequentare. Qui si imbatterà in paesi e squadre dai nomi impronunciabili e in personaggi inconsapevoli, meschini, da circo, criminali. Soprattutto uno di loro affosserà definitivamente il credo offensivo al quale Basta aveva informato il proprio calcio e la propria vita, trasformandolo in un uomo da divano pieno di rimpianti sbagliati. Un romanzo duro e lirico, in cui il calcio di provincia diventa il teatro in cui si muovono uomini chiamati a fare i conti con i propri errori e con gli effetti delle ingiustizie subite. Fino alla prossima partita.