Bassona Beach è un fotogramma dimenticato tra le pagine di Frigidaire, la rivista che, negli anni '80, ridefinì l'estetica dei consumi culturali. Era una zona "liberata", una sorta di Isola delle Rose con le proprie regole, nella quale per essere accettato dovevi passare attraverso riti iniziatici. Questo lembo di terra rimane così, per un breve tempo, impresso sulla mappa di un nomadismo globale che passa per Goa e Ibiza, per i full moon parties e lo sciamanesimo rock. La riviera della vita notturna è irrimediabilmente lontana, ma se la Bassona fosse stata una spiaggia di Ibiza, i suoi bonghisti sarebbero stati invitati a battere le loro congas in cerchio intorno a una esclusiva pista da ballo per festeggiare l'arrivo di una celebrità. In questo quasi inaccessibile angolo di Romagna, invece, hanno semplicemente scelto di "accendersi". (Dalla prefazione di P. Pacoda)