La fotografia ha certo a che fare col tempo e, quindi, con la morte; e così come la morte è il lavoro del tempo, destinare alla luce il residuo di ciò che è apparso e si è fatto mondo, sembra essere il lavoro della fotografia o, sicuramente, una delle sue peculiarità più significative. È la morte, probabilmente, lo sfondo inconscio dal quale la fotografia, forse, promana; più propriamente, sono il disapparire del visibile, il recedere della presenza', il timore che qualcosa del reale si allontani e venga perduto per sempre a sostanziare, credo non solo in me, l'inquieto stupore che ogni fotografia in quanto tale provoca. Riproduzione a richiesta.