Un'intensa narrazione che vede all'orizzonte l'eterna sfida per la leggerezza della fabbrica d'architettura, alla ricerca dell'attualità critica di Francesco Borromini. Paolo Portoghesi invita a ragionare sulle prospettive ampie della storia, confrontando frammenti e visioni, progetti e approcci linguistici. Nel tentativo di individuare le vicinanze formali e le differenze compositive, intrecciando una miriade di aspetti estetici, storiografici, filosofici, addirittura biografici; perché l'architettura è viva, materia pulsante nella vita dei grandi maestri. L'attualità di Borromini è una dinamica complessa, fatta di tecnica e suggestione, di cantiere e ispirazione quasi visionaria. In questo approccio Paolo Portoghesi vede una sostanziale continuazione della cultura classica che conduce, tuttavia, all'innata capacità di cambiare radicalmente le carte in tavola attraverso il progetto e un fare costantemente rivoluzionario. Si tratta di una metodologia - quella di Portoghesi - che vuole portare alla luce non tanto la classicità ingessata di chi si rivolge al passato per crogiolarsi nella malinconia di un mondo che non esiste più, quanto il meccanismo borrominiano che spinge, con forza, a guardarsi indietro per scoprire un nuovo futuro.