A causa delle ingenti perdite subite dal suo patrimonio monumentale e artistico, Bologna stenta a essere percepita come una delle capitali del Rinascimento italiano. Nonostante le indicazioni fornite in passato da Ezio Raimondi e Carlo Volpe, il campo sul quale indagare rimane ancora assai vasto. Sono da chiarire le dinamiche che permisero alla città di configurarsi, durante e dopo la signoria dei Bentivoglio, come un centro di sperimentazioni in ogni settore del sapere, così da attrarre talenti forestieri che seppero naturalizzarsi nel contesto culturale locale e ricavarne spunti originali di riflessione e di creazione. Senza alcuna pretesa di esaustività e nemmeno di organicità, questo volume, in parte originato da un convegno tenuto nel 2018 presso il Dipartimento delle Arti ma accresciuto di altri materiali, raccoglie contributi a carattere interdisciplinare e ricchi di dati inediti, con l'intento di alimentare nuove prospettive di ricerca.