Il volume accompagna il lettore nel territorio di uno dei fronti più innovativi nel panorama degli studi sui media. L'approccio media-archeologico permette di ripensare i media in chiave storica e teorica, stimolando ricerche innovative su tecnologie, immagini e oggetti mediali di tutte le epoche. Nell'archeologia dei media lo storico, il teorico, l'artista, l'artigiano, l'hacker e l'attivista trovano ugualmente spazio in pratiche che esprimono e problematizzano genealogie, funzioni, operazioni e potenzialità dei "nuovi" media del presente e del passato. La resurrezione di un grammofono nell'epoca dell'mp3, la revisione del cinema delle origini nella stereoscopia contemporanea, le potenzialità ideologiche di rifiuti, scarti e detriti tecnologici, media redivivi, media mai morti, media sempre e comunque nuovi: l'approccio archeologico al mondo dei media apre prospettive originali non solo allo storico, ma anche all'artista, al curatore, al cineasta sperimentale, a chi semplicemente si diverte a smontare e re-inventare un videoregistratore.