Nella primavera del 1920, in un corso per medici, Steiner pose le basi di una Medicina cosmologica. I temi svolti in un linguaggio immaginativo risultarono di difficile comprensione. Rudolf Steiner però proseguì imperterrito, sviluppando ulteriormente questi argomenti. Nel gennaio dell'anno successivo questi archetipi celesti vengono trattati in un linguaggio razionale, rinunciando al lessico immaginativo (O.O. n. 323). Le forze cosmiche attive sulla Terra plasmano sia lo scheletro dell'uomo, sia il doppio sguardo della coscienza, proiettato verso l'interiorità o verso il mondo. A questo splendido insegnamento sono presenti matematici e astronomi, nessun medico. Il lavoro presentato in queste pagine è solo un modesto tentativo di ripartire dalla cosmologia: i limiti stessi di questo lavoro potranno essere uno sprone per le future generazioni di medici.