«Si legge nel silenzioso frastuono del mondo interiore, si ascolta se condivisa in gruppo, a volte viene interpretata. La poesia è un fiore caleidoscopico i cui petali sono la raffigurazione dei differenti significati che può o potrebbe rappresentare, o quanto meno che chi legge è disposto a riconoscere. I petali della poesia sono innumerevoli e chiunque abbia fatto propria l'arte della scrittura in versi detiene il compito di trasformare le parole in nuovi semi, dai quali far germogliare nuove radici nell'anima di chi legge. I componimenti più veri nascono di pancia, dall'istinto di un pensiero sgorgato da un input improvviso come uno sguardo individuato tra una miriade di volti, una melodia, un dialogo ascoltato per caso. I versi prendono forma e a questo punto restano due scelte: donare al pubblico l'immediatezza di un insieme di parole sgorgate nel modo più sincero possibile oppure limare a poco a poco, senza alcuna fretta, ogni pensiero trasformato in parole per trasformarlo in una voce comune, in un faro di luce nel quale rifugiarsi quando nulla sembra riuscire ad esprimere quel che si ha dentro.» (Tratto dalla prefazione di Josy Monaco)