Il 10 febbraio 1943, durante una violenta offensiva attorno a Leningrado, il capitano della Division Azul Teodoro Palacios, assieme a una trentina di suoi uomini, viene fatto prigioniero dai soldati sovietici. La loro sorte è segnata, dato che i combattenti della "Divisione Blu", tutti spagnoli e portoghesi, si sono arruolati volontariamente per partecipare alla "Crociata contro il bolscevismo" e sanno perfettamente che, in caso di cattura da parte dei Russi, sono destinati a un trattamento particolarmente crudele. Sopravvissuto, con pochi altri, alla inumana detenzione nei Gulag staliniani, il 2 aprile 1954 il capitano Palacios viene liberato, e racconterà la sua drammatica esperienza allo scrittore Torcuato Luca de Tena. Il risultato è un libro appassionato e commovente, una via di mezzo tra l'"Arcipelago Gulag" di Solzenicyn e "Vita e destino" di V. Grossman, una testimonianza che squarcia il velo su una delle tante eroiche e drammatiche vicende dimenticate della Seconda guerra mondiale.