Il libro esplora l'evoluzione dei giochi nel passaggio dall'analogico al digitale, al contempo chiarendo il concetto di gioco. Il modello elaborato mette in luce la connessione tra pratiche e concetti, adottando una lente ludica che evidenzia la negoziazione dei significati in contesti diversi come il gioco d'azzardo elettronico, la propaganda nella guerra russo-ucraina e i tentativi di promuovere la legalizzazione del doping come pratica sana, rivoluzionaria e soprattutto necessaria da parte degli organizzatori dei Giochi Potenziati ("Enhanced Games"), definibili come alternativa ai Giochi olimpici con il doping. L'obiettivo è mostrare come i giochi linguistici in cui siamo immersi quotidianamente siano strumenti per influenzare e controllare le pratiche sociali. Il libro invita a una riflessione critica sulla domanda centrale "A che gioco giochiamo?" e incoraggia ciascuno a riconoscere e reclamare la propria agentività nella miriade di giochi in cui siamo coinvolti.